Finanziamento speciale delle misure collaterali in favore del settore agricolo

Berna, 25.02.2009 - Dal 2009 al 2016 si prevede di riservare i proventi dei dazi sui prodotti agricoli e sui generi alimentari, inizialmente pari a 400 milioni di franchi l'anno, per il finanziamento di misure collaterali legate ad accordi internazionali. Il 25 febbraio 2009 il Consiglio federale ha licenziato il relativo messaggio sulla modifica della legge sull'agricoltura. Concrete misure collaterali saranno invece adottate nel caso in cui venga concluso un accordo con l'UE nel settore agroalimentare o un accordo con l'OMC.

Da novembre 2008 hanno luogo i negoziati con l'UE per un accordo di libero scambio nel settore agroalimentare (ALSA) e in quello sanitario. L'ALSA dovrebbe permettere al settore agroalimentare di approfittare delle opportunità risultanti dalla reciproca apertura dei mercati; il Consiglio federale ritiene che i suoi effetti saranno positivi per l'economia, in particolare per l'intero settore alimentare, per i consumatori e a lungo termine anche per le finanze federali.

In vista della conclusione di un accordo con l'UE e del ciclo di Doha dell'OMC devono essere preparate, in anticipo e in parallelo con le trattative, misure collaterali con rispettivi finanziamenti. L'apertura dei mercati rappresenta una sfida di rilievo per il settore agricolo: affinché le aziende possano rinnovarsi e trovare il loro posto sui nuovi mercati si prevede un'attuazione graduale dell'accordo, accompagnata da misure collaterali. Da un lato il Dipartimento federale dell'economia (DFE) ha incaricato un gruppo di lavoro di proporre concrete misure collaterali entro la metà del 2009 e dall'altro si prevede di integrare un nuovo articolo nella legge sull'agricoltura (art. 19a) tale da permettere di riservare nel bilancio, dal 2009 al 2011, i proventi dei dazi doganali sui prodotti agroalimentari tramite un finanziamento speciale ai sensi della legge federale sulle finanze della Confederazione (art. 53). Non appena uno dei due accordi sarà concluso, il Consiglio federale potrà attingere fondi da tale riserva di bilancio e proporre misure collaterali adeguate nonché il loro relativo finanziamento conforme al freno dell'indebitamento.

Le cattive previsioni economiche e le minori entrate federali a queste legate non lasciano, a breve termine, margine di azione per accantonare i mezzi necessari, in futuro, nell'ambito di una soluzione a più ampio respiro. Tuttavia, dalla consultazione è emerso che la creazione di una riserva di bilancio è considerata dalla maggior parte dei Cantoni, dei partiti e delle organizzazioni interessate un importante segnale di fiducia.


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Ufficio federale dell'agricoltura, Jürg Jordi, Responsabile Settore Comunicazione, tel.: 031 322 81 28



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